Quando parliamo di errore medico, generalmente ci riferiamo ad una catena di fattori che intervengono durante la diagnosi e la cura producendo un evento dannoso, ovvero una negligenza medica che impedisce o ritarda la guarigione del paziente.
La responsabilità medica può dipendere da diversi fattori:
- umano e quindi essere causato dalla qualità tecnica della prestazione
- ma può anche essere imputata all’organizzazione e alla struttura sanitaria, quindi ai percorsi di diagnosi, cura ed assistenza.
Tipologie di errore medico
Come si può ben immaginare, esistono diverse tipologie di errore medico alle quali il medico risponde a titolo di colpa generica e di colpa lieve, se si tratta di un intervento facile o di routine. In caso di intervento difficile, invece, con ampi margini di rischio che richiede notevole abilità oppure che riguarda malattie estremamente rare o per le quali non è stata ancora sperimentata una terapia che porti alla guarigione il medico incorre in responsabilità solo in caso di dolo o colpa grave.
Le più frequenti sono:
Problematiche e patologie prima e durante il parto (malasanità da parto):
- parto distocico (distocia)
- parto cesareo
- encefalopatia
- analgesia nel travaglio da parto
- emorragia massiva nel travaglio da parto
- monitoraggio fetale intrapartum
- encefalopatia ipossico ischemica
- rottura prematura delle membrane
- parto prematuro
- paralisi cerebrale infantile
- placenta previa
- malformazione del feto
Alcuni casi di errore medico nel settore oncologico :
- errore di scelta terapeutica
- errore nell’intervento chirurgico
- errata diagnosi e perdita di chance
- ritardata diagnosi con conseguenti ritardi chirurgici e terapeutici
- errata diagnosi
Nel settore cardiochirugico i principali rischi sono:
- emorragia
- aritmia
- scompenso cardiaco
- eventi ischemici
Da cosa può dipendere un errore medico?
Un errore medico medico può avere diverse motivazioni ma tutte sono mosse da:
- negligenza sussiste nei casi di noncuranza, di difetto di attenzione;
- imprudenza si realizza nei casi di precipitazione, di avventatezza, di insufficiente ponderazione;
- imperizia, invece, contrariamente alla "perizia", si sofferma su quello che il medico è in grado oppure non in grado di fare ossia sulla sua esperienza o inesperienza. In sostanza, l'imperizia si caratterizza per l'inosservanza della "leges artis", ossia per aver il sanitario violato una regola specialistica e/o tecnica, vuoi per sua ignoranza, inabilità o inettitudine ad applicarla oppure per la sua concreta non applicazione nonostante avesse dovuto farlo.In maniera esemplificativa può trattarsi di una diagnosi errata o ritardata, in un intervento chirurgico commesso in modo errato, in una cattiva gestione della cura o ancora in una omessa effettuazione di esami con il risultato comune il peggioramento delle condizioni di salute del paziente.
Ad ogni modo, bisogna distinguere gli errori terapeutici dagli errori diagnostici. La violazione che produce l’errore può essere dipesa dal mancato rispetto delle procedure (protocolli) all’incidente per cause organizzative della struttura sanitaria che non dipendono dal medico (ad esempio il mancato funzionamento di una apparecchiatura medica).
Risarcimento danni per negligenza medica: cos’è, quando si può ottenere e cosa fare
La recente riforma Gelli-Bianco ha creato un "doppio binario" in materia di responsabilità civile, decretando che la responsabilità civile dei sanitari è di natura extracontrattuale (seppur con l'eccezione di coloro che agiscono in esecuzione di un'obbligazione contrattuale assunta direttamente con i pazienti) mentre quella delle strutture sanitarie, siano esse pubbliche o private, è sempre di natura contrattuale.
La responsabilità extracontrattuale del medico, infatti, comporta come conseguenza immediata che l'azione di risarcimento danni intentata nei suoi confronti è assoggettata al termine prescrizionale quinquennale. Ciò in forza dell'espressa previsione dell'articolo 2947 del codice civile il quale sancisce che "il diritto al risarcimento del danno derivante da fatto illecito si prescrive in cinque anni dal giorno in cui il fatto si è verificato".
La responsabilità contrattuale della struttura sanitaria pubblica o privata, invece, comporta l'assoggettamento dell'azione nei suoi confronti al termine prescrizionale ordinario decennale, previsto dall'articolo 2946 del codice civile in forza del quale "salvi i casi in cui la legge dispone diversamente, i diritti si estinguono per prescrizione con il decorso di dieci anni".
Il fondo di garanzia per le vittime di malasanità
Nel 28 febbraio 2017 è stato approvato il DDL Gelli grazie al quale è nato un fondo di garanzia per le vittime di malasanità. Il Fondo funziona con le stesse modalità del Fondo Vittime della strada ma sarà rivolto alla tutela dei pazienti dei loro diritti per il risarcimento dei danni da errore medico, responsabilità sanitaria.
Il Fondo di Garanzia interviene nelle ipotesi che:
- i massimali assicurativi siano inferiori al danno da risarcire;
- In caso la struttura sanitaria o il medico sia assicurato con una impresa in stato di insolvenza o in liquidazione coatta;
- In caso la struttura sanitaria o il medico non siano assicurati;
Il Ministero della salute avrà 120 giorni per creare, con decreto, il Regolamento nel quale verrà specificato i modi d’intervento, le funzioni e il regresso del Fondo di Garanzia nei confronti del responsabile del danno.
Cosa fare se si è stati vittima di errore medico?
Quando si è vittima di un errore medico, a chi rivolgersi? Questo grazie allo studio legale Melillo non è un problema.
I nostri professionisti, specializzati in materia di malasanità e con una solida esperienza in tema di risarcimento del danno per errore medico, ti sapranno consigliare e aiutare durante tutto l'iter giuridico.